giovedì, dicembre 10, 2009

Anime senza futuro

Voglio prendere spunto da quanto accaduto in un asilo. Non dico regione paese o stato in quanto ininfluente, non chi in quanto altrettanto ininfluente.
Sarebbe potuto succedere ovunque e lo avrebbe potuto fare chiunque. Nulla cambierebbe, lo sdegno rimarrebbe uguale.
Alcuni bambini venivano picchiati, costretti a star seduti,  mangiare e se non bastasse rimangiare i propri rigurgiti, venivano rinchiusi nell'armadio, venivano umiliati per quanto lo si possa fare nella maniera più crudele.
Come è possibile permettere che tutto ciò accada.
Come si possono malmenare bambini colpevoli soltanto di essere tali.
Un bambino piange, ride, gioca, strilla e non si cura dell'umore di chi deve accudirlo.
Accudirlo appunto, non castigarlo, non rinchiuderlo nell'armadio, non picchiarlo o soffocarlo.
La prima emozione è la rabbia, una rabbia cieca che vorrebbe farmi avere tra le mani chi fa questi gesti.
Poi la visione si allrga e si inizia a pensare: "Che facevano le maestre di mio figlio? Se i genitori dei bambini dell'asilo non se ne sono mai accorti, perchè me ne sarei dovuto accorgere io?".
Poi la visione si allarga ancora e penso che quello che hanno fatto è terribile, ma c'è chi stupra, sevizia e riduce in schiavitù i bambini e allora mi chiedo: "Se non si fa nulla per fermare tutto questo, se già da piccoli assimilano violenza e crudeltà, se i loro sentimenti non sono più gioia e amore ma terrore e odio come possiamo pretendere che da grandi vivano in un mondo migliore?".
Non ho più voglia, la rabbia non passa e le idee per fermare tutto questo sbattono contro un moro di gomma. Mi sento impotente davanti all'immensità dell'odio.

mercoledì, dicembre 02, 2009

New Carboneria

Gli iscritti alla Carboneria aspiravano soprattutto alla libertà politica e ad un governo costituzionale: appartenenti in gran parte alla borghesia e alle classi sociali più elevate, si erano divisi in due settori o logge: quella civile, destinata dalla protesta pacifica alla propaganda, e quella militare, destinata alle azioni di guerriglia. (Wikipedia)

La New Carboneria è già costituita.
Gli iscritti aspirano alla libertà di rimanere impuniti e ad un regime incostituzionale.
Ne fanno parte gruppi dell'alta borghesia e delle classi sociali più elevate, nonchè criminali e ricchi imprenditori, in una commistione di interessi che va oltre ogni logica comune.
Anche la nuova carboneria si divide in due fazioni o logge in una sorta di bipartitismo dalle mille sfaccettature.
C'è infatti quella incivile, destinata dalla legalizzazione dell'illegalità alla propaganda della stessa, e quella militare, destinata alle azioni di guerriglia.

Cambiano i tempi, i nomi e gli ideali ma chi in segreto lotta per qualcosa di nuovo non cambierà mai.

martedì, dicembre 01, 2009

Goethe

C’è una verità elementare,

la cui ignoranza uccide

innumerevoli idee e splendidi piani:

nel momento in cui uno

si impegna a fondo, anche la Provvidenza

allora si muove.

Infinite cose accadono per aiutarlo,

cose che altrimenti non sarebbero mai avvenute…

Qualunque cosa tu possa pensare di fare

o sognare di poter fare incominciala.

L’audacia ha in sé genio, potere e magia.

Incomincia adesso.

lunedì, novembre 30, 2009

Salviamoci la pelle 2 - Ripartiamo dall'Ing. DONDOLINI (Direttore generale per la sicurezza stradale)

Ripartiamo e riproviamo.
Ho cercato di essere più chiaro e meno criptico questa volta.
La proposta è sempre la stessa e lo scopo è sempre anche, ovvero quello di diminuire gli incidenti stradali dovuti all'alta velocità o meglio a velocità non consone alle condizioni stradali.
La lettera è stata  inviata in data 30/11/2009 all'Ing Dondolini, direttore generale della sezione per la sicurezza stradale del ministero dei trasporti.
Spero sempre in una risposta seria e concreta, nel bene e nel male.
Allego di seguito il testo della e-mail inviata al direttore.

"
Egregio Ing. DONDOLINI,
mi rivolgo a Lei con una proposta che ha lo scopo di
diminuire gli incidenti stradali e modulare le velocità
sulle strade ed autostrade italiane in funzione di variabili
contestuali.
Mi riferisco alla possibilità di vincolare la velocità
delle auto a variabili come le condizioni stradali, la
presenza o meno di incidenti stradali o di rallentamenti.
Oggi le tecnologie ci permettono, tramite strumenti di uso
comune come il GPS, di localizzare un veicolo in un
qualsiasi punto della rete stradale, di definirne direzione
e velocità.
Questa opportunità può essere sfruttata per collegare
tale strumento ad un limitatore di velocità a sua volta
collegato alla macchina.
Con l'avvento, se mai sarà, della banda larga si
potrebbero inoltre scaricare in diretta le informazioni
sulla percorribilità delle strade nel momento contingente.
Questo permetterebbe, in caso di incidenti, condizioni
stradali difficili (pioggia, ghiaccio, nebbia), o
rallentamenti per traffico intenso, di inviare ai veicoli le
informazioni necessarie per permettergli di moderare la
velocità per tempo.
Le informazioni, elaborate dal navigatore collegato al GPS
ed al limitatore di velocità, permetterebbero di moderare
autometicamente la velocità e ridurre drasticamente il
numero di incidenti dovuti alle cause soprelencate nonchè
all'alta velocità.

Sostanzialmente si tratterebbe di avere in ogni veicolo una
antenna GPS, un navigatore con mappe delle strade italiane,
un limitatore di velocità e, nel momento in cui entrerà
la banda larga, una antenna WIFI ed un processore capace di
recepire le evoluzioni delle mappe.
In attesa della connessione wifi si potrebbe utilizzare una
connessione gprs o umts collegata con le celle della
telefonia mobile.
I costi per ogni singolo cittadino non supererebbero i
150/200 euro a macchina. Il risparmio per i conti pubblici
sarebbe invece enorme. Con uno studio sugli incidenti dovuti
ad alta velocità, condizioni stradali difficili, incidenti
tamponamenti o rallentamenti non segnalati, credo si possa
facilmente verificarne la convenienza.

Spero possa accogliere e valutare questa mia proposta al
fine di iniziarne uno studio di fattibilità.

La ringrazio per l'attenzione e rimango a disposizione per
eventuali approfondimenti

"